Il nido violato in Pascoli

 

 

Percorso didattico sul testo poetico

 

Letizia D’Amanzo

 

Testo di partenza: “X Agosto” (G. Pascoli)

Scelta della classe: V° anno di in Ist. Tecnico Commerciale

Tema: il nido violato in G. Pascoli

OBIETTIVI

Conoscenze

1)     Contenuto letterale del testo

2)     La tematica pascoliana del mistero e della morte

3)     Il quadro storico e culturale del primo ‘900

Competenze

4)     Analisi del livello retorico, tematico, simbolico del testo poetico

5)     Comprendere il significato delle scelte linguistiche dell’autore

Abilità

6)     Capacità di lettura interpretante del testo poetico in chiave entropatica

7)     Esternazione di quanto compreso

8)     Contestualizzazione del testo nella produzione dell’autore e nell’età del Decadentismo

PREREQUISITI

1)     Possesso delle abilità di base

2)     Conoscenza della comunicazione letteraria

3)     Strumenti per l’analisi del testo nei livelli metrico-ritmico e lessicale

4)     Conoscenza della poetica simbolista e del Decadentismo

CONTENUTI

 

a)     Testi da esaminare

q      “X Agosto”

q      “L’Assiuolo”

q      “Gelsomino notturno”

q      “Novembre”

b)     elementi di analisi - significante

·       da riferire all’obiettivo 4)

q      Livello fonico Þ assonanza

q      Consonanza, allitterazione

q      Onomatopea

c)     elementi di analisi – significato

·       da riferire all’obiettivo 4)

q      livello tematico, (parole chiave, campi semantici, tema principale); livello retorico, (metafora, sinestesia) livello simbolico

d)     Sintesi

·       La politica di Pascoli e i temi della sua poesia

·       Da riferire all’obiettivo 2)

q      La poesia di Pascoli come innovazione tecnica e tematica

METODOLOGIA

q      Confronto tra testi dello stesso autore

q      Analisi testuale dei testi letti

q      Contestualizzazione nel contesto storico -letterario nell’ambito della produzione dell’autore

STRUMENTI

q      Libri di testo

q      Materiale didattico distribuito dal docente

q      Griglie per l’analisi del testo poetico

q      Performance orale

q      Strumenti multimediali

VERIFICA

q      Colloqui orali ed eventuale relazione scritta

q      Produzione di un saggio breve sul concetto di “nido violato” nella poesia pascoliana

q      Prove a stimolo aperto e risposta aperta

q      Prova a stimolo chiuso e risposta aperta

VALUTAZIONE

q      Obiettivi tassonomici: conoscenza, comprensione, competenze applicative, analisi, capacità critiche, esposizione. Tali obiettivi saranno graduati con i seguenti livelli:

1.     per nessuna conoscenza della materia: il voto sarà da 1 a 3

2.     per una conoscenza superficiale, comprensione, analisi…superficiale e frammentaria: il voto sarà da 4 a 5

3.     per una conoscenza, comprensione, analisi…..completa, ma non approfondita ed organica: il voto sarà da 6 a 7

4.     per una conoscenza, comprensione, analisi….completa, approfondita, organica il voto sarà 8

5.     per una conoscenza, comprensione, analisi….approfondita, completa, coordinata, originale e creativa il voto sarà da 8 a 10

 

 

PRESENTAZIONE

 

Proporre un testo poetico a scuola è un lavoro che presenta indubbiamente notevoli difficoltà per la distanza che il linguaggio poetico presenta rispetto alla realtà attuale fatta soprattutto di immagini e di informazioni funzionali ed immediate.Le statistiche di vendita di testi poetici attestano lo scarso successo di questo genere letterario soprattutto tra le nuove generazioni. A maggior ragione quindi, in ambito scolastico, il discorso poetico appare ostico da conquistare e destante dalla realtà degli adolescenti. Eppure, la poesia è forse il metodo più efficace per consentire alle nuove generazioni di riscoprire l’essenza più profonda dell’uomo che tra immagini virtuali ha perduto la strada maestra. La poesia invece, con il suo linguaggio denotativo e soprattutto connotativi pone l’accento sulla parte intima dell’io e può aiutare gli studenti, attraverso i simboli, a sviscerare le proprie paure e le proprie emozioni. Proporre poi un testo poetico in una quinta classe di una scuola secondaria superiore vuol dire anche rendere consapevoli gli allievi di una realtà storico – culturale più o meno recente.

I programmi ministeriali prevedono per il triennio della scuola superiore lo studio storico – letterario dei testi per consentire agli allievi quella conoscenza storico – culturale suddetta e per avvicinarli comunque alla produzione letteraria. In questa sede si propone un’unità didattica incentrata sulla lettura e analisi del “X Agosto” di G.Pascoli in una quinta classe di un Istituto Tecnico Commerciale. Si suppone che la classe presenti un livello medio di preparazione di partenza e non evidenzi particolari problemi nell’apprendimento. La scelta del Pascoli è giustificata dalla tradizionale scansione dei programmi ministeriali che prevedono per il quinto anno lo studio del Novecento. La scelta in particolare di questo testo è dovuta alla centralità che in essa ha il tema del “nido violato” e del mistero che ritorna comunque in altre produzioni pascoliane e della sensibilità del linguaggio che consente una più facile funzione da parte degli allievi.

Tenuto conto del fatto che i programmi parlano anche di sensibilizzazione dei giovani al prodotto letterario, il testo sarà il punto di partenza per una più approfondita analisi del tema nella produzione del Pascoli.

L’ U.D. si pone come obiettivi educativi l’apertura verso il mondo della poesia come via più naturale per un’educazione emozionale dell’adolescenza e per accettazione di eventi anche dolorosi dell’esistenza umana interpretati serenamente come riti di passaggio e momenti di crescita.

Dal punto di vista didattico l’unità ci proporrà i seguenti obiettivi distinti per :

 

CONOSCENZE – COMPETENZE – ABILITA’

CONOSCENZE

1.     Contenuto letterale del testo

2.     La tematica pascoliana del mistero e della morte

3.     Il quadro storico e culturale del primo ‘900

COMPETENZE

4.     Analisi del livello retorico, tematico, simbolico del testo poetico

5.     Comprendere il significato delle scelte linguistiche dell’autore

ABILITA’

6.     Capacità di lettura interpretante del testo poetico in chiave entropatica

7.     Esternazione di quanto compreso

8.     Contestualizzazione del testo nella produzione dell’autore e nell’età del Decadentismo

 

 

Per conseguire i suddetti obiettivi educativi e didattici si presuppone avviato un processo di approccio e sensibilizzazione alla lettura poetica e si considerano già assimilati determinati prerequisiti: innanzitutto il possesso delle abilità di base sia a livello di fruizione (ascolto-lettura), sia a livello di produzione (parlare-scrivere), benché continua sarà comunque l’attenzione del docente verso una lettura mirata all’interpretazione dei testi e verso la produzione scritta. Altro prerequisito che in una quinta classe si considera già acquisito è la conoscenza dei termini entro cui avviene la comunicazione letteraria; in particolare poi sarà già stata presentata e verificata la conoscenza storico-sociale del Decadentismo e della poetica simbolista e si daranno per acquisiti il possesso degli strumenti per l’analisi del testo poetico (argomento affrontato con maggiore attenzione nel corso del biennio e divenuto bagaglio di conoscenza e d’uso del triennio).

Per lo sviluppo di questa U.D. si userà una metodologia che miri innanzitutto a superare gli eventuali preconcetti degli allievi nei confronti del testo poetico e che li aiuti a gustare la musicalità e l’intima essenza della poesia prima di arrivare ad un’analisi approfondita e alla contestualizzazione del componimento. Senza nulla togliere alla lezione frontale che è comunque una fase indispensabile e fondamentale dell’apprendimento, si privilegerà la lezione semistrutturata in cui il docente manterrà la “regia” della lezione ma favorirà gli interventi degli allievi di cui solleciterà le interpretazioni e le eventuali associazioni di idee in base a quanto da loro appreso e a quanto da loro intuito. Il compito del docente sarà quello di indirizzare gli interventi e di contestualizzare la poesia nell’ambito del periodo storico e della produzione dell’autore .

Appurata, quindi, la conoscenza e il possesso (almeno a livello sufficiente dei prerequisiti sopra riportati) si introdurrà l’ U.D. con la lettura da parte del docente in una situazione comunicativa semistrutturata, si verificherà con domande e INPUT vari le sensazioni che il testo ha scatenato e le prime impressioni degli allievi in modo che, senza voler decontestualizzare il testo, questo no venga nello stesso tempo ad inaridirsi in un lavoro di analisi che farebbe perdere di vista la musicalità dello stesso. In questa sorta di “brain storming” sarà interesse del docente indirizzare gli interventi verso affermazioni che possono avviare ad una comprensione corretta e attenta del testo.

Facendo più attenzione alle variazioni lessicali, il docente inviterà a compiere la parafrasi del testo, prima chiave di accesso al livello del significato e al testo nella sua completezza. L’esercizio di parafrasi serve anche a sviluppare negli allievi la ricerca di sinonimia e quindi un uso più vario e pertinente del lessico.

Sarà compito del docente inoltre, fornire agli allievi gli elementi storico-biografici che fanno da sfondo alla poesia e che ne costituiscono la chiave di lettura: 1867 il padre di Pascoli viene assassinato misteriosamente; l’avvenimento rimarrà nella mente del giovane poeta come un dramma insolubile da cui scaturirà la rottura dell’equilibrio familiare, la dispersione dei suoi componenti e la distruzione del “nido” che porterà il Pascoli ad una visione pessimistica della vita come eterna lotta tra l’esterno e l’interno, tra interiorità ed esteriorità, famiglia e società. Non è un caso che il poeta non sia riuscito a staccarsi mai dalla realtà del nido d’origine e ogni tipo di unione (es. matrimonio della sorella ) fosse sempre visto in toni drammatici e tinte fosche.

A questo punto il docente riproporrà agli allievi la lettura del “X Agosto” alla luce delle informazioni fornite. Sarà affidato a loro il compito di individuare nei versi i riferimenti, per altro espliciti, al suddetto avvenimento. Il docente poi guiderà gli allievi a riconoscere all’interno del testo una prima parte descrittivo - narrativa: “il pianto del cielo nella notte di S.Lorenzo; la morte della rondine e il suo nido condannato all’abbandono”. La seconda parte del testo è simmetrica alla prima : “ all’uccisione della rondine corrisponde la morte del padre del poeta”, anch’egli tornava al suo nido e anche questo nido è destinato all’abbandono. L’ultima strofa richiama la prima: “Il cielo domina insensibile e lontano su tutto”. A questo punto il docente inviterà gli studenti a riconoscere la forma metrica della poesia: sei quartine di decasillabi e novenari alternati con schema di rime alternate.

Gli allievi saranno sollecitati ad esaminare le rime per riconoscere eventuali anomalie e scopriranno la regolarità delle stesse, tranne la rima derivata presente nei versi 9 e 11: tende…attende.

Esaminato il livello ritmico, il docente inviterà gli allievi a vagliare la struttura del testo per evidenziare le analogie e le simmetrie eventuali. Il testo preso in questione si presenta molto bene a questo discorso: facilmente gli allievi riconosceranno la simmetria presente tra la prima e l’ultima strofa, tra la seconda e la quarta e tra la terza e la quinta.

Il docente dimostrerà con un’attenta analisi la veridicità di quanto da loro intuito: l’apertura della poesia è affidata all’immagine del “cielo piangente”; la chiusura allo stesso “pianto insensibile di fronte al dolore di quest’atomo opaco del male”. La simmetria riguarda gli stessi termini : verso 3 “pianto”; verso 23 “pianto”. Come la rondine ritornava al “tetto” così nella quarta strofa un uomo tornava “al suo nido”, non a caso i termini sono stati invertiti, nido per l’uomo, tetto per la rondine. Le due storie sono strettamente correlate, intimamente connesse, unite da un comune destino di sofferenza.  Ancora in queste due strofe la simmetria ritorna nei termini: II° verso della seconda strofa: “l’uccisero”; II° verso della quarta strofa: “l’uccisero”. Cos’ anche le situazioni sono simmetriche: la rondine portava un “insetto” ai suoi rondinini, l’uomo portava “due bambole in dono”, diversi segni di un uguale affetto.

Simmetrici anche i simboli: la rondine cade” tra spini” e come si dirà nella quinta strofa : “…è là come in croce”. Secondo Marchese gli spini richiamano le spine della corona di Cristo; questa analogia è confermata dalla croce, altro strumento del flagello.La rondine, quindi innocente, si immola per l’umanità. L’uomo dal canto suo “disse: perdono”. Come Cristo sulla croce perdona i suoi sicari. Infine, il nido abbandonato è simmetrico alla casa che attende invano il ritorno del capo famiglia. A questo punto l’analisi, per poter approfondire l’interpretazione, esamina più attentamente il lessico e il docente guiderà gli allievi a riconoscere all’interno dei versi ulteriori analogie e contrapposizioni. Tutto il resto, infatti, si basa sulla contrapposizione presente anche in altre opere pascoliane (ved. Ad es. “Gelsomino notturno”) tra esterno ed interno, tra alto e basso. Esterno corrispondente al mondo extrafamiliare identificato come il male; interno come famiglia, memorie, legami di sangue; alto come cielo puro, distaccato, insensibile, basso come terra caotica dominata dal male. Nella poesia, infatti, l’alto è il cielo, il basso la terra dove avvengono ingiustizie ed efferatezze; interno è il nodo, “la case romita” vittima e male; l’esterno è il mondo artefice di quel male.

Il docente con una lezione frontale fornirà informazioni sulle scelte politiche dell’autore a cui pure la poesia richiama. La produzione del “X Agosto” risale ad un periodo in cui è già avvenuto l’allontanamento del Pascoli dal socialismo militante e si è maturata la sua chiusura verso l’esterno. Sarà ancora il docente a collegare la posizione pessimistica del Pascoli al decadentismo, all’atteggiamento tipico di molti altri intellettuali dell’epoca di distacco dalla realtà storico-politica. Infine, si richiamerà l’attenzione degli allievi sul fatto che il testo in questione faccia parte comunque della raccolta “Myricae” di cui rispecchia solo in parte i caratteri fondamentali solo in apparenza la natura ha in questa poesia un ruolo dominante, né la discussione è particolarmente minuziosa come accade in altri componimenti della stessa raccolta(ved. es. “Novembre”).  Vero protagonista è in realtà l’uomo e il germe del male che lo caratterizza, il senso di distruzione dell’unico rifugio a quel male è il nido familiare.Per terminare l’analisi del “X Agosto” il docente chiederà agli allievi di riconoscere le figure retoriche utilizzate dal poeta. Prima si farà riferimento a quelle del significato come le similitudini, le metafore, le metonimie, le sinestesie (“negli aperti occhi un  grido”-“pianto di stelle”),le antitesi (“immobile addita”).

A questo punto il docente inviterà i discendenti ad una lettura individuale e alla produzione di un’analisi testuale che metta insieme gli elementi individuati nel corso della lezione. In seguito sarà proposto alla classe la lettura e l’analisi delle poesie : “l’assiuolo”-“Il Gelsomino notturno”-“Novembre”(ved. schema U.D.) in cui ritornano gli stessi temi che gli allievi saranno invitati a riconoscere per mezzo di un lavoro di confronto attuato tramite un questionario(ved. questionario-tipo di confronto).

Per quanto riguarda gli strumenti per questa U.D. si darà un ruolo centrale al libro di testo(strumento che gli allievi devono ormai conoscere e saper utilizzare); si utilizzeranno inoltre sussidi cartacei in fotocopia per approfondimenti, questionari e griglie predisposte dal docente con discussioni in classe. L’U.D. si presta anche all’utilizzo del computer per l’analisi del testo poetico e l’individualizzazione delle analogie e simmetrie più evidenti attraverso il testo mobile multimediale che potrà trasformare le “parole-chiave” in “parole calde” per un ulteriore lavoro tra testi dello stesso autore.

Al fine della verifica si prevedono due momenti: uno intermedio affidato al colloquio mirato a verificare la comprensione di quanto letto e interpretato e uno terminale affidato a colloqui orali e analisi testuali, produzione di un saggio breve sul nido violato nella poesia pascoliane, prove a stimolo aperto e risposta aperta, prove a stimolo chiuso e risposta aperta.

Tali verifiche tengono conto della riforma dell’esame di Stato incentrata su queste nuove forme di produzione che mirano a sollecitare negli allievi la capacità ad enucleare, da quanto appreso, i concetti fondamentali ed operare confronti criticamente validi.

Obiettivi presi in considerazione ai fini della Valutazione saranno: la conoscenza, la comprensione, le competenze, applicative, l’analisi,  le capacità critiche, l’espressione.

Per ogni obiettivo sono previsti cinque livelli valutativi:

Liv 1- nessuna conoscenza della materia,  nessuna comprensione…, il voto sarà da 1 a 3.

Liv 2-conoscenza superficiale…, il voto sarà da 4 a 5.

Liv3-conoscenza…completa ma non approfondita, il voto sarà 6.

Liv4-conoscenza completa,approfondita e organica…,il voto sarà 7/8.

Liv5- conoscenza, comprensione… completa, coordinata,ampia, profonda,originale e creativa, il voto sarà al di sopra dell’8 e fino al 10.

 

 

L’attribuzione dei suddetti livelli terrà conto del raggiungimento, da parte degli studenti, dei sottoelencati obiettivi.

 

                     

                              SUL PIANO DEI CONTENUTI:

 

a) Conosce il significato letterale della poesia?

b) Individua i nuclei tematici?

c) Individua la struttura della poesia?

d) Classifica la poesia come appartenente ad un determinato genere poetico?

e) Riesce a collegare i temi della poesia con l’esperienza biografica e letteraria del poeta?

f) Riesce a collegare la poesia con il contesto storico -letterario che l’ ha prodotto?

 

 

                             SUL PIANO DELLA FORMA:

 

a)     Riesce a riconoscere la forma metrica e la struttura delle rime?

b)    Riesce a riconoscere le figure retoriche presenti nel testo?

c)     Riesce ad individuare il ritmo del verso?

d)    Riesce a distinguere il lessico comune da quello più ricercato?

 

 

                      SUL PIANO DELLA PRODUZIONE:

 

a)     Esprime in modo appropriato quanto ha compreso?

b)    Usa correttamente le convenzioni ortografiche?

c)     Usa correttamente la punteggiatura?

d)    Usa una struttura coerente e coesa?

e)     Riesce eventualmente a collegare le situazioni presenti nel testo alla propria esperienza personale?

 

 

  QUESTONARIO - TIPO PER UN LAVORO DI CONFRONTO:

 

1)               Riassumere il contenuto letterale della poesia.

2)               Individua il tema centrale.

3)               Individua le parole chiave.

4)               Individua le figure retoriche utilizzate.

5)               Opera un confronto tra il ruolo in cui il poeta affronta il tema della morte nel “X Agosto” e nell’”Assiuolo” e metti in evidenza le dovute differenze tra i due testi proposti.

 

 

BIBLIOGRAFIA:

 

-  “Guida alla formazione didattica degli insegnanti”

      R. Titone – E. Gandini Ganderi (Armando Editore). 1990

 

- “Apprendimento e differenze individuali”

    Gagnè R.M. (Armando Editore). 1974

 

- “Educazione linguistica e curricolo”

    D.Bertocchi – L.Brasca- F.Eviri-E.Lugarini-M.C. Rizzardi

    (Ediz. Bruno Mondadori). 1985

 

- “Didattica dell’italiano”

    Della casa M. (Ediz. La scuola). 1979

 

- “L’italiano efficace”

    G.Ravizza – M.L. Zanichelli (Ediz. Bruno Mondadori). 1998

 

- “Dall’unificazione nazionale ad oggi”

    M.Pazzaglia (Ediz. Zanichelli). 1999

 

-  “Atlante Letterario” Il Novecento

     R.Marchese- A.Grillini- E.Giansiracusa- S.Marzocchi

     (La Nuova Italia). 1998

 

 

 


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