TESTO NARRATIVO


Maria Teresa De Filippis

INDICE

FINALITÀ EDUCATIVE DELLA SCUOLA                                                                                    Pag. l-2

IL CONCETTO DI EDUCAZIONE LINGUISTICA                                                                                 3

SITUAZIONE GENERALE DELA CLASSE – LA SCELTA DEGLI OBIETTIVI                         -        4

PROGRAMMAZIONE DI ITALIANO IN UNA CLASSE TERZA                                                           5

CONTENUTI DISCIPLINARI                                                                                                                     5

INDICAZIONI METODOLOGICHE-STRUMENTI E MEZZI-CRITERI PER LE VERIFICHE           6

UNITÀ DIDATTICA DI LINGUA ITALIANA                                                                                            7

PERCORSO DIDATTICO-PREREQUISITI                                                                                              8

OBIETTIVI GENERALI- SPECIFICI-CONTENUTI                                                                                 9

METODI MEZZI-STRUMENTI-TEMPI-PERIODO-VERIFICHE-INTER. DI RECUPER.                    10

ATTIVITÀ                                                                                                                            --                         11

VERIFICHE                                                                                                                     ----------  -                13

GRIGLIA DI VALUTAZIONE-MOMENTI INTERDISCIPLINARI-ULTER.     ----                      --        14

BIBLIOGRAFIA                                                                                                               ----------                 15

INDICE                                                              -----------                                                                               16

FINALITÀ EDUCATIVE DELLA SCUOLA

Il cammino del nostro Paese verso un sistema di formazione integrato, contrassegnato da po-derosi processi di innovazione: a livello organizzativo con l'autonomia, a livello culturale con la riflessione sui saperi e a livello strutturale con l'architettura del riordino dei cicli, tro-va nelle scuole la sua esplicita rappresentazione nel Piano dell'offerta formativa (POF). Il Regolamento in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche indica che ormai un pro-cesso irreversibile si è innescato e, in attuazione della legge 59/97, conduce a forti iniziative di ricerca e sperimentazione.

La ricerca metodologico didattica, disciplinare e non, si è concentrata sugli aspetti relativi a una efficace ed efficiente gestione del curricolo, inteso come un complesso “percorso” verso specifiche conoscenze, competenze, capacità.

Il curricolo diviene dunque il terreno di mediazione pedagogica tra gli aspetti oggettivi (pro-gramma) e ciascun soggetto diverso, per motivazioni, “talenti” e problemi. Poiché il currico-lo comprende il programma, gli obiettivi educativi e didattici, le modalità di insegnamento – apprendimento e di ricerca che vengono perseguite, lo sforzo innovativo sia per i contenuti che per i metodi, la valutazione e l'orientamento, è necessaria un'articolata organizzazione del sistema scolastico e un'attenta e continua attività di programmazione didattico- educati-va. Il docente di fronte a questi radicali cambiamenti è chiamato a ridefinire la propria pro-fessionalità in una scuola che, chiamata ad assicurare la qualità dell'istruzione, individua nel-la promozione dell'autonomia e della responsabilità gli intenti educativi propri del progetto formativo.

La professionalità docente, così definita, si pone sul piano di una rigorosa progettualità, che esige, oltre a fondate e aggiornate competenze disciplinari e pluridisciplinari, precise capaci-tà metodologico-didattiche da elaborarsi e da affinarsi nell'ambito della collegialità al cui in-terno si incardinano la libertà e la responsabilità dell'insegnante.

Tutto ciò richiede una continua ricerca e sperimentazione di forme diversificate di flessibilità oraria e organizzativa rispondenti alle esigenze formative degli alunni e tese a favorire i pro-cessi d'insegnamento l'apprendimento, attraverso l'applicazione di modelli organizzativi e didattici innovativi, quali la didattica modulare, laboratoriale, orientante….

La didattica modulare , ad esempio, favorisce una serie di attività che collocano gli studenti al centro del percorso formativo quali “attori principali” del processo di apprendimento, mentre il docente si propone come “mediatore” fra la disciplina e gli studenti, come “facilitatore” dei processi attraverso i quali questi ultimi costruiscono le proprie conoscenze, come esperto delle tecniche che favoriscono l'acquisizione delle competenze meta- e fantacognitive.

Gli insegnanti, in particolar modo quelli dell'area linguistica, evidenziano come il modulo consenta l'applicazione di varie modalità di gestione della classe, favorisca la consapevo-lezza nell'alunno di ciò che sta facendo, del perché lo fa, della tipologia degli strumenti a cui deve ricorrere e i tempi che deve rispettare nell'esecuzione di un lavoro. Il modulo, in defini-tiva, consente varie modalità di lezione: da quella frontale a quella circolare e partecipata, dall'impegno individuale al cooperative learning in coppia o a piccoli gruppi. In questo modo si realizzano forme di recupero per gli studenti più deboli e la piena espressione dei “livelli di eccellenza”, nel rispetto dei “talenti” di ciascuno. Il passaggio da una scuola dell'insegna-mento ad una dell'apprendimento, qual è quella attuale, esige che ogni attività scolastica entri nell'ottica delle attività di laboratorio e che si incentri sull'operatività degli studenti, sul loro saper fare, sulle strategie della scoperta, sull'utilizzazione del problem solving, sulla fre-quentazione del laboratorio scientifico, linguistico, multimediale. L'attività di classe diviene perciò “luogo” nel quale non solo si acquisiscono e si elaborano saperi, ma si producono nuove conoscenze e, in una dimensione che sottolinea l'importanza della metacognizione, si esplicitano i processi che sottendono all'apprendimento.

CONCETTO DI EDUCAZIONE LINGUISTICA

Il sistema scolastico ha come obiettivo centrale lo sviluppo della competenza linguistico-comunicativa, intesa come padronanza delle risorse fondamentali presenti nel linguaggio verbale e negli altri linguaggi.

Parlare di competenze significa evidenziare aspetti sia di sapere che di saper fare e di collo-carli in un contesto. Le competenze sono traguardi che pongono in evidenza le implicazioni operative delle attività cognitive; quelle linguistiche, in particolar modo, hanno un ruolo centrale nell'apprendimento delle altre discipline in quanto di esse si avvalgono per elaborare e comunicare i propri processi e contenuti: si parla appunto di trasversalità della lingua.

La competenza linguistico-comunicativa si struttura nelle diverse abilità (ascoltare, parlare, leggere, scrivere) e nell'attività di riflessione sulla lingua. Attraverso un equilibrato apprendi-mento linguistico, poi, l'allievo giunge a possedere quelle capacità generali di categorizza-zione, seriazione, sintesi ecc. fino al raggiungimento della propria identità personale.

I compiti assegnati oggi alla scuola nel campo dell'educazione linguistica richiedono una preparazione accurata e specifica dei docenti, sia come formazione iniziale che in servizio. Il docente ,perciò ,deve avere conoscenze relative alla linguistica, alla psicolinguistica, alla so-ciolinguistica, alla storia della lingua, al fine di assicurare allo studente una buona competen-za negli usi comunicativi e funzionali della lingua, nella lettura e produzione di testi orali e scritti plurifunzionali. Solo comprendendo le regole di funzionamento dei testi l'alunno può cogliere le valenze comunicative e formative proprie di ogni testo, per poi diventare capace di produrre testi differenziati secondo intenzioni e circostanze. La tipologia di testi fruibili è ampia, Jakobson ad esempio mette a punto la teoria delle funzioni linguistiche, nella quale si distinguono testi emotivo-espressivi, conativi, referenziali, estetici, metalinguistici.

Situazione generale della classe

La classe terza “A” è composta da ventidue alunni di cui dieci ragazzi e dodici ragazze, tutti frequentanti. Attraverso le prime verifiche verbali ed esercitazioni scritte è stato possibile ri-levare che la classe possiede, nel complesso, quasi sufficienti capacità ricettive ed espressive. In una certa percentuale si notano senso storico e spaziale, un lessico abbastanza preciso Si evidenzia una quasi completa accettazione reciproca ed un comportamento abbastanza corretto. Il consiglio di classe ha suddiviso gli alunni in tre fasce di livello, la prima, costitui-ta da cinque che seguono con interesse, dimostrano un'agevole comprensione dei testi, sanno collocare gli eventi nello spazio e nel tempo, utilizzano un linguaggio appropriato e relazionano con ordine; la seconda fascia ne comprende tredici che seguono con interesse ma la comprensione dei testi è a volte superficiale, utilizzano un lessico non molto preciso, la terza fascia risulta composta dai restanti alunni che evidenziano una preparazione lacunosa, difficoltà nella lettura e nella comunicazione ed un coinvolgimento ridotto e limitato.

LA SCELTA DEGLI OBIETTIVI

Una fase molto importante della programmazione è quella della scelta degli obiettivi. Essi devono avere alcuni requisiti: verificabilità e raggiungimento di un'abilità attraverso le concrete prestazioni dell'alunno, realizzabilità e adeguatezza alle reali capacità, in un tempo stabilito dall'insegnante. La definizione degli obiettivi e dei tempi non possono essere rigidi ma dovranno avere caratteristiche di flessibilità al fine di favorire negli alunni la reale conquista di una determinata abilità, rispettando le loro capacità e i ritmi individuali.

PROGRAMMAZIONE DI ITALIANO

CLASSE TERZA

1. COMPRENSIONE E PRODUZIONE DELLA LINGUA ORALE

-          Individuare la tesi di fondo di un testo orale

-          Identificare le parole chiave di un messaggio ascoltato

-          Commentare oralmente una poesia

-          Impiegare il linguaggio scientifico appropriato nella descrizione orale di un fenomeno

-          Saper sostenere una propria tesi con adeguate argomentazioni

-          Narrare una situazione o una storia in modo articolato e completo

-          Saper esporre curando la precisione nel lessico e nella disposizione dei fatti secondo l'ordine causale

2. COMPRENSIONE E PRODUZIONE NELLA LINGUA SCRITTA

-          Imparare a modulare la voce per una lettura ad alta voce espressiva

-          Analizzare un testo narrativo

-          Analizzare la struttura argomentativa di un testo

-          Produrre testi argomentativi scritti funzionali alle esigenze comunicative prefissate

-          Analizzare un testo poetico

-          Applicare qualche tecnica del linguaggio giornalistico nella produzione di testi

3. CONOSCENZA  DELLE  FUNZIONI  E  DELLA  STRUTTURA  DELLA LINGUA

-          Fare l'analisi del periodo

-          Costruire la storia di una parola e dei suoi significati culturali, mediante la con-sultazione appropriata del vocabolario

4. CONOSCENZA ED ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI

-          Individuare le caratteristiche principali del romanzo storico e della poesia lirica

-          Riconoscere le più importanti peculiarità formali e contenutistiche dei seguenti linguaggi: scientifico, giornalistico

-          Inquadrare un testo nell'ambito delle poetiche analizzate

CONTENUTI DISCIPLINARI

GRAMMATICA

-        Sintassi semplice e complessa

-        Analisi del periodo

TESTI

-        Diario, lettere, cronaca, relazione, testo argomentativo, romanzo, testo poetico, Pagine letterarie del Romanticismo, del Verismo, Autori del Novecento

NARRATIVA

-        Lettura e analisi di un'opera narrativa

ATTUALITA'

-        Adolescenza – Tossicodipendenza – alcool – fumo – Razzismo - Problemi del mondo del lavoro - Sviluppo e sottosviluppo

INDICAZIONI METODOLOGICHE

Conversazioni, discussioni ,dialoghi e dibattiti sui temi sociali del nostro tempo

Scelta di pagine di grande valore letterario e giornalistico su cui impiantare le discussioni

Produzione scritta

Lavoro di gruppo cosi scandito:

-        fase dell'introduzione problematica dell'argomento e ricerca dei punti chiave

-        fase della selezione delle informazioni e formulazione di interpretazioni e conclusioni

-        fase della sintesi ragionata ,conclusiva dell'argomento svolto

STRUMENTI E MEZZI

Libri di testo, audiovisivi, computer, cartelloni, pennarelli, proiettore, filmati e altre tecnolo-gie di cui è fornita la scuola

CRITERI PER LE VERIFICHE

Prove di verifica in itinere e finali, questionari, prove strutturate, produzioni scritte che coincideranno con i momenti successivi allo svolgimento del lavoro effettuato. Esse costituiranno per il docente un utile supporto per la valutazione e per l'alunno occasione di autovalutazione.

Esse mireranno a registrare:

-        gli obiettivi raggiunti rispetto alla situazione di partenza

-        la necessità di calibrare gli interventi con azioni di potenziamento/consolidamen-to/recupero

-        il grado di disponibilità e partecipazione alle varie proposte esperenziali.

UNITA' DIDATTICA DI LINGUA ITALIANA

COMPRENSIONE E PRODUZIONE DI UN TESTO NARRATIVO

Tra i racconti del realismo narrativo, scritti nel secondo Novecento, nei quali i temi che ri-corrono con maggior frequenza sono quelli relativi al mondo contemporaneo, si analizzeran-no quelli che permettono di avviare la riflessione su alcuni importanti aspetti sociali della nostra epoca, in particolare gli aspetti negativi e le contraddizioni della civiltà moderna, la solitudine e la precarietà delle condizioni umane, la sfiducia nella Storia, la scomparsa di va-lori assoluti capaci di dare un senso alla vita, anche se non mancano quelli con una visione più ottimistica e aperta alla speranza. Perché possano accostarsi ad un testo narrativo e pene-trare i significati dell'esperienza umana che in esso trova spazio e sviluppo, gli alunni discu-teranno, a secondo delle loro esperienze personali di lettura, sulla definizione di “racconto”. Occorre, innanzitutto, chiarire il concetto di finzione. Il racconto, prendendo l'avvio da un fatto realmente accaduto, viene sviluppato sul piano dell'immaginazione e i personaggi, i luoghi, i tempi possono scostarsi dalla realtà per essere organizzati in un modello narrativo che aiuta a leggere in modo più chiaro ed approfondito gli eventi.

Distingueremo il racconto ad intreccio da quello psicologico. Il primo, caratterizzato da azio-ni strettamente collegate tra loro, è strutturato secondo un determinato schema: situazione iniziale, situazione che rompe l'equilibrio, azioni miranti al ristabilimento dell'equilibrio, si-tuazione finale in cui c'è la ricostituzione dell'equilibrio iniziale o di un nuovo equilibrio.

Nel secondo, l'autore pone l'attenzione al mondo interiore dei personaggi, dei quali ne ana-lizza i comportamenti, i sentimenti e gli stati d'animo, mentre l'intreccio è assente o molto li-mitato. Occorre accennare alle origini storiche del romanzo: esso è un racconto che si snoda in una lunga successione di pagine e si qualifica secondo il contenuto in: storico,  sociale, av-

venturoso, giallo, fantascientifico ecc...

Partendo da una programmazione di classe, si elabora qui di seguito un'unità di-dattica incentrata sui principali connotati di un testo narrativo.

PERCORSO DIDATTICO

L'approccio didattico seguito nell'unita' didattica prevede: la definizione dei prerequisiti, degli obiettivi e delle abilità che gli alunni dovranno conseguire; rindividuazione di alcune attività che potranno essere utilizzate a discrezione degli insegnanti per il recupero, il consolidamento, l'avanzamento, verifiche in itinere e finali. In particolare le attività pro-poste mirano a far acquisire agli alunni le abilità necessarie alla produzione scritta di un testo narrativo, sia a livello dei contenuti che della forma attraverso prove semistrutturate. Tali prove ,grazie ai vincoli prescrittivi presenti nella consegna e alla predeterminazione dei criteri di correzione, permettono attraverso la valutazione analitica, di misurare la capacità di risolvere problemi, operare collegamenti fra varie conoscenze e applicarle in contesti nuovi.

PRE-REOUISITI

L'alunno deve

-        Possedere le abilità di base

-        Conoscere tempi verbali e saper analizzare i verbi

-        In un brano riconoscere vari tipi di sequenze e distinguerne le caratteristiche

-        Saper individuare in un brano il discorso diretto, indiretto

-        Saper leggere usando la giusta intonazione, rispettando le pause

-        Saper ascoltare e comprendere testi

-        Saper esprimere e produrre testi

OBIETTIVI GENERALI

-       Leggere a voce alta

-       Comprendere il contenuto essenziale di un semplice e breve testo narrativo

-       Ricavare informazioni contenute nel testo

-       Riferire quanto letto o ascoltato con chiarezza e linguaggio appropriato

-       Inventare finali diversi, ma coerenti alla narrazione

-       Produrre testi narrativi seguendo schemi guida

OBIETTIVI SPECIFICI

Piano della strumentalità

-        Legge il testo ad alta voce e si fa comprendere

-        Legge mentalmente e ricorda il contenuto

Piano della comprensione

-        Riconosce i personaggi del racconto e individua il protagonista

-        Individua ed espone caratteristiche fisiche, comportamenti dei personaggi principali

-        Attribuisce ai personaggi principali azioni, reazioni stati d'animo e pensieri

-        Ricava dai comportamenti dei personaggi elementi di giudizio sulla loro personalità

-        Riconosce le caratteristiche del paesaggio

Piano della rielaborazione

-        Suddivide il testo nelle principali sequenze narrative e esprime l'argomento centrale con una frase

-        Elabora una sintesi

Piano della produzione

-        Inventa una breve storia, utilizzando un motivo conduttore

-        Produce un breve testo, rispettando il modulo narrativo

CONTENUTI

-       Lettura individuale e collettiva di testi narrativi

METODI E MEZZI

-        Evidenziare nel testo i verbi e analizzarli

-        Individuare la struttura del testo:

introduzione (presentazione dell'ambiente e dei personaggi) e inizio della storia o degli avvenimenti

sviluppo dell'avvenimento e reazione dei personaggi

conclusione della storia

-        Fare esprimere liberamente ai ragazzi la loro opinione in proposito

STRUMENTI

Libri di testo e non, cartelloni, pennarelli

TEMPI

I tempi sono indicati nelle varie fasi delle attività.

PERIODO

Entro gennaio

VERIFICHE

Prove semistrutturate (vedi avanti)

INTERVENTI DI RECUPERO

Da tarare dopo le verifiche

TEST DEI PREREOUISITI

1. Prova strutturata di comprensione di un testo

ATTIVITÀ

PRIMA FASE

TEMPO: tre ore

-          L'insegnante propone agli alunni la lettura di un racconto di Italo Calvino “Luna e Gnac”, tratto dal testo di Antologia.

-          L'insegnante effettua una prima lettura espressiva del racconto, affinché evidenzi con il tono della voce, con le pause, con l'intensità e con il giusto ritmo della lettura, la piacevole ironia di Calvino.

-          L'insegnante interrompe la lettura per chiedere agli alunni di fare una previsione sul finale della vicenda.

-          Saranno poi gli alunni a rileggere a più voci il racconto ,con la guida dell'inse-gnante.

-          L'insegnante richiamerà l'attenzione dei ragazzi sul significato dei termini ed es-pressioni particolari che, nel caso dovessero risultare estranei al vocabolario de-gli alunni, potrebbero alterare la comprensione semantica del testo.

Dopo aver inquadrato il racconto “Luna e Gnac”, tratto da Marcovaldo (1963), nell'ambito  del movimento letterario  del realismo narrativo di cui  l'autore,  Italo Calvino, fu uno degli interpreti, procederemo alla schematizzazione.

SECONDA FASE

TEMPO tre ore

-          Gli alunni lavoreranno individualmente.

-          L'insegnante consegna ad ogni alunno lo "schema narrativo" e lo spiega.

-          Gli alunni:

a. rileggono velocemente il racconto ed evidenziano con i pennarelli colorati il prota-gonista e i personaggi secondari:

b. individuano il luogo principale in cui si svolge la storia narrata evidenziandolo con un pennarello colorato;

c. evidenziano con un pennarello colorato il tempo della storia, se ci sono ri-ferimenti cronologici precisi. Se tali riferimenti sono impliciti, l'insegnante sottolinea verbalmente gli aspetti che danno indicazioni in merito: abiti, mezzi di trasporto, strumenti di lavoro, linguaggio, ecc.;

d. individuano il problema del protagonista;

e. dividono il testo in sequenze: individuano i cambiamenti di tempo, di azione;

f. individuano la conclusione del racconto;

g. riportano tutti i dati evidenziati nello "schema narrativo".

-          L'insegnante sollecita gli alunni a cogliere il messaggio che la vicenda sottintende, invitandoli a sottolineare le frasi o i periodi da cui si evince la tematica che l'autore ha voluto esporre in questo racconto.

Si osserverà poi il personaggio nei suoi caratteri e nei suoi attributi sociali, psicologici, ideologici. I caratteri verranno individuati partendo da una distinzione dei diversi modi in cui si struttura la personalità del personaggio, ma senza perdere di vista l'unita' globale:

come appare;

come agisce;

che cosa sente interiormente;

che cosa pensa.

-          Un altro aspetto che prenderemo in considerazione è l'importanza che nel racconto assume l'elemento spazio-temporale.

Infatti l'ambiente e l'epoca che fanno da sfondo al racconto contengono numerosi dati che informano sulla condizione sociale del protagonista e aiutano i ragazzi a comprendere meglio la sua vicenda umana, a considerare le miserie della sua esistenza: “esiliato” nella città industriale a svolgere il lavoro di manovale in una ditta.

TERZA FASE

TEMPO: un'ora

- L'insegnante chiede ad alcuni alunni una rielaborazione orale del racconto.

QUARTA FASE

TEMPO: un'ora

-          Gli alunni sintetizzano il brano analizzato operando una riduzione del racconto, ma avendo cura di conservare tutti i principali elementi informativi riguardanti i personaggi, gli ambienti, le situazioni, gli sviluppi della vicenda narrata.

Questo tipo di attività e indicata soprattutto per gli alunni che incontrano delle difficoltà ad entrare immediatamente in possesso dei fatti narrati, dopo la lettura del testo.

QUINTA FASE

TEMPO tre ore

-          L'insegnante divide la classe in gruppi di quattro/cinque alunni

-          L'insegnante fornisce ad ogni gruppo la copia di un secondo racconto sempre tratto dal Marcovaldo di Calvino ,dal titolo “Ferragosto in città” e ne richiede l'analisi secondo il procedimento usato in precedenza

-          L'insegnante sollecita i ragazzi ad individuare nel racconto i dati che confermano la tematica indicata precedentemente

-          Gli alunni estrapolano le espressioni più significative.

È necessario far comprendere agli alunni che l'opera letteraria è il mezzo, scelto dai poeti e dai romanzieri, per trasmettere un messaggio, per comunicare ai lettori la propria conce-zione della vita. E' nostra intenzione guidare i ragazzi a ricercare quelle parole e quei con-cetti che sono la “chiave” di lettura della poetica degli scrittori, i quali fanno uso di un termine o di un concetto su cui imperniano la trama del racconto o del romanzo.

SESTA FASE

TEMPO: tre ore

-        L'insegnante divide la classe in gruppi di quattro/cinque alunni

Gli alunni

-          elaborano una tabella in cui riportano le espressioni più significative tra quelle raccolte durante l'analisi dei due racconti di Calvino e adatte a sintetizzare i motivi ispiratori della sua opera

-          sistemano i dati della tabella su di un cartellone murale

-          effettuano una lettura comparativa dei dati raccolti, in base alla quale possono es-primere la propria opinione circa i “messaggi” dedotti dai racconti dell'autore.

E' importante che i ragazzi comprendano che i racconti o i romanzi hanno sempre come nucleo generatore della vicenda un motivo poetico che li giustifica e li avvalora.

SETTIMA FASE

TEMPO: tre ore

-          Gli alunni lavorano individualmente

-          Ogni alunno è sollecitato dall'insegnante a produrre una storia fantastica o aderente al proprio vissuto la cui tematica viene scelta tra quelle proposte

Dall'insegnante o dagli alunni stessi

-          L'alunno deve far emergere chiaramente nello svolgimento dei fatti e delle situazioni del racconto il motivo-chiave sia dall'intera vicenda che da particolari espressioni sufficientemente significative

OTTAVA FASE

TEMPO: da quindici giorni a un mese

-        L'insegnante propone la lettura di alcuni romanzi

Si  proporrà la lettura di alcuni  romanzi che verranno presentati in modo gustoso facendo un

accenno ai contenuti al fine di renderli più allettanti stimolanti e piacevoli.

Per l'analisi di questi testi occorreranno tempi lunghi perciò sarà un'attività di studio da svol-gere a casa con scadenza quindicinale o mensile.

VERIFICA

Verifiche in itinere

A) Questionario scritto o orale per accertare l'assimilazione dei contenuti del testo.

B) Esercizio che orienti la riflessione su alcuni aspetti linguistici del racconto.

C) Esercizi di raffronto tra i racconti analizzati.

Verifica finale

D) Prova semistrutturata: saggio breve narrativo

E) Attraverso una serie  di domande, l'insegnante accerterà l'assimilazione del testo, la com-prensione dei legami che intercorrono tra i personaggi, la capacità di riflessione sui punti tematici individuati:

1. Che cos'è il GNAC?

2. Calvino descrive la stessa scena nel buio notturno e alla luce della pubblicità; che cosa vuole evidenziare con queste descrizioni? (segna con x la risposta esatta).

a) la luce artificiale è migliore di quella naturale

b) chi vive in città non sa più ammirare la natura di notte

3. Come reagiscono i vari personaggi al buio della notte e all'apparizione del GNAC? Sintetizza brevemente le loro reazioni al buio della notte e all'apparire della pubblicità.

Isolina                                             Domitilla                                       Marcovaldo

Pietruccio e Michelino                     Fiordaligi

4. In quale momento è evidente che i figli di Marcovaldo conoscono solo la realtà della città?

5. Quali conseguenze ha il ripristino dell'insegna luminosa sui vari componenti della famiglia?

6. Qual è il messaggio dell'autore?

a) l'uomo, vittima della società industrializzata, ha perso la possibilità di un rapporto diretto con la natura

b) anche il paesaggio naturale è più bello se illuminato da insegne multicolori

7. Come definiresti questo racconto?

a) divertente

b) assurdo

c) _________  

           Motiva la tua risposta

B) Ad alcuni ragazzi si assegnerà un esercizio che orienti la riflessione su alcuni aspetti lin-guistici del racconto:

-          Quale tempo verbale prevale nella narrazione?

-          L'autore adopera un linguaggio semplice con espressioni tipiche del linguag-gio parlato; segnalane qualcuna.

-          Sottolinea sul testo i passi del racconto in cui traspare maggiormente l'ironia del-l'autore.

C) Per la verifica delle capacità critiche dell'alunno sarà utile assegnare esercizi di raffronto dei diversi racconti analizzati; di individuazione di alcune costanti relative ai personaggi o all'ambiente.

D) Scrivi un racconto in cui narrerai l'avventura accaduta a un bambino o a una bam-bina in metropolitana. Nella tua composizione dovrai tener conto delle seguenti indicazioni:

a)      La tua composizione dovrà essere in prima persona.

b)     Immagina di raccontare l'avventura ai tuoi coetanei.

c)      Usa prevalentemente il passato remoto e l'imperfetto.

d)     Dividi il racconto in tre parti.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

Contenuto

Il testo è pertinente alle istruzioni                                                                                      5

Il testo prodotto è essenzialmente narrativo e in prima persona                                          2

La storia non presenta contraddizioni                                                                                 2

I personaggi hanno ruoli definiti                                                                                         2

Struttura

La storia rispetta lo schema richiesto                                                                                 2

Forma

Il vocabolario è usato in maniera adeguata                                                                         2

Il testo è corretto sul piano morfo-sintattico                                                                       2

Il testo è corretto sul piano ortografico                                                                               2

La punteggiatura è usata correttamente                                                                             2

MOMENTI PLURIDISCIPLINARI

Storia/ed. civica, geografia, scienze, ed. artistica, ed. tecnica, ed. musicale.

ULTERIORI SVILUPPI DI QUESTA UNITA' DIDATTICA

-        Allestimento di cartelloni da eseguire in gruppo sia nella fase della rielaborazione, sia nella fase di produzione.

-        Drammatizzazione del racconto.

-        Utilizzo del computer per la video scrittura del testo.

BIBLIOGRAFIA

M.L. Altieri Biagi                            - L'italiano dei testi, Mursia, Milano 1994.

M. Famighetti Secchi, F. Frabboni     - Strumenti logico-formativi per imparare a scrivere e a descrivere, La Nuova Italia, Firenze 1990

M. Corti, C. Caffi                            - Per filo e per segno, Grammatica italiana per il Biennio, Bompiani, Milano 1992

R. Jacobson                                    - Linguistica e poetica, in Saggi di linguistica gene-rale, Feltrinelli, Milano 1972

I. Bosio, E. Schiapparelli                 - L'apprendista lettore, Pagine di letteratura Il capitello, Torino 2000


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