PER UNA SCUOLA “BEN FATTA”
(NOTE)
PREMESSA
·
Le seguenti note sono frutto del lavoro del “Coordinamento
degli insegnanti forlivese”, gruppo “di base”, libera aggregazione di
insegnanti nata nel maggio-giugno 1995. Allora come oggi, il gruppo
non si riconosce in nessun partito o sindacato: ogni persona porta la
propria identità e liberamente esprime le proprie idee. Il Coordinamento,
fin dall’inizio, è stato strumento di lavoro. Lo scopo del nostro incontrarci
non è stato “fare il coordinamento”, ma aiutarci a rimanere vigili su
ciò che stava succedendo nel mondo della scuola.
·
Il proposito è quello di contribuire alla costruzione
“dal basso” di una piattaforma critica nei confronti dell’attuale politica
scolastica, in vista di un rinnovamento della scuola , che sia alternativo
al progetto morattiano, ma che superi anche quelli che ci sembrano gli
errori della politica scolastica del passato governo di centro – sinistra
che dovrebbe dare un segnale di discontinuità rispetto al passato, mediante
un rinnovamento degli uomini che guideranno il processo di cambiamento..
1. Caratteri di fondo , finalità, principi irrinunciabili
:
1.a ) centralità della relazione
educativa tra insegnante e studente
1.b) fondamento nei valori costituzionali
di democrazia,libertà,uguaglianza,giustizia sociale,antifascismo,
nonché in quelli
della interculturalità e del rispetto per l’ambiente.
1.c) formazione nel giovane di
reale spirito critico e capacità di autodeterminazione
1.d) riaffermazione della libertà
di insegnamento ( in accordo con a,b,c)
1.e) diritto effettivo
di apprendimento.
PROPOSTE ATTUATIVE :
·
Diminuzione numero alunni per classe
: max. 20, presenza significativa insegnante di sostegno in caso di
alunni portatori di H., sistema di compresenze, organico funzionale
[ a ; c ; e]
·
Ridefinizione dei saperi fondamentali,
rivalutazione dei relativi contenuti . Potenziamento di
contenuti relativi alle tematiche ambientali , insegnamento di storia
delle religioni (per esempio, nei corsi di storia, aumentando la dotazione
oraria nelle scuole superiori). [ b ; c ]
·
Particolare attenzione alle strategie
conoscitive [ e ]
·
“Tempi distesi” per l’apprendimento.
Ripensamento del significato della valutazione, intesa come momento
non separato dal percorso di apprendimento . ( vedi sotto ) 5
2. Autonomia :
2a) va correttamente intesa come esercizio di autogoverno democratico della
scuola ( ciò comporta il superamento di forme e modalità organizzative
ricalcate sul modello aziendale ) , all’interno di un sistema
nazionale unitario.
PROPOSTE ATTUATIVE :
·
Ridefinizione delle competenze degli
Organi Collegiali, nel senso di una effettiva centralità organizzativa
e didattica del Collegio docenti. Quest’ultimo sarà presieduto da
un insegnante, che provvederà altresì , consultati il dirigente e le
altre componenti della scuola, alla stesura dell’ OdG.
·
La figura del Vicario deve tornare ad
essere elettiva da parte del Collegio docenti.
·
Ruolo unico degli insegnanti, senza
gerarchie ( modello cooperativo, pari dignità ) : le possibili e auspicabili
specializzazioni ( sostegno , orientamento , mobilità degli studenti
[passerelle] …) vanno intese in senso eclusivamente funzionali
3. Tempo scuola – obbligo.
3a) Scuola dell’infanzia (anni 3 - 6 ) con obbligo di frequenza dell’ultimo
anno.
3b) Scuola di base (anni 6 - 11 e 11 – 14 )
3c) Scuola secondaria: cinque anni, da svolgere o nel sistema dei licei o nel
sistema dell’istruzione
e formazione professionale
3d) Obbligo da subito a 16 anni (obbligo formativo a 18) , in prospettiva
a 18 anni, con
conseguente ridefinizione della scuola secondaria (fermo restando la
sua durata di cinque anni).
PROPOSTE ATTUATIVE :
·
Nella scuola di base,
possibilità di opzione per le famiglie sia per il tempo pieno (legge
820) che per i moduli (legge 148) , da considerarsi sullo stesso piano.
Definizione certa degli orari, lasciati all’autonomia delle scuole ed
eliminazione di quelli facoltativi per le famiglie.
·
Forte potenziamento culturale
del percorso professionale , sul modello della legge regionale Bastico
dell’Emilia-Romagna .
·
Possibiltà di percorsi
individualizzati, integrati ed in alternanza scuola-lavoro.
·
Effettiva ( = finanziamenti
mirati, insegnati specializzati…) possibilità di muoversi da scuole
e sistemi scolastici diversi [ = passerelle] .
4.
Esame di stato conclusivo :
PROPOSTE ATTUATIVE :
· Commissioni per metà di “interni” e per metà di “esterni”.
· Presidente esterno ( di comprovata esperienza “scolastica”
; uno per ogni due commissioni).
· Maggiore peso del giudizio della scuola ai fini della
valutazione finale.
5. Sistema di valutazione.
Vanno evitate forme imposte dall’alto di standardizzazione a cui uniformarsi.
I singoli istituti individuano modalità di autovalutazione, sulla
base di parametri nazionali. Va fortemente ribadito che non tutti
i risultati ottenuti nel lavoro scolastico sono rapportabili a presunte
competenze “oggettive”, immediatamente verificabili. Tutto da
discutere il rapporto tra la giusta esigenza di costruire una scuola
di valore e il riferimento alla “soddisfazione dell’utenza” , che
potrebbe rimandare all’ideologia dello studente (o famiglia) – cliente.
La scuola deve fondarsi su relazioni educative, che non sempre rimandano
a soddisfazioni ( o gratificazioni ) immediate.
6.Personale docente .
La funzione del docente è quella di una persona di cultura che si pone
consapevolmente in una relazione educativa , volta a realizzare
finalità e obiettivi di cui si è detto al n° 1. Questo comporta
6a) superamento di ogni visione impiegatizia ed esecutiva dell’insegnamento
(che sta affermandosi negli ultimi anni)
6b) piena riappropiazione da parte degli insegnanti di una progettualità
propria , che scaturisce da un sapere e da competenze maturate
“sul campo” , frutto di una “scuola viva” (la progettualità, a
scuola, è degli insegnanti : enti locali, parti sociali, associazioni
le più varie hanno funzione esclusivamente di stimolo e suggerimento.
Questo è il significato più autentico di AUTONOMIA SCOLASTICA )
6c) rigore nel reclutamento dei nuovi insegnanti, aggiornamento effettivo
ed efficace per quelli in servizio.
PROPOSTE ATTUATIVE :
·
Laurea più specializzazione
per accedere all’insegnamento ; potenziare le attività di tirocinio.
Formazione continua dei docenti in servizio, nell’ambito della quale
vanno valorizzate e incoraggiate attività di autoaggiornamento, nel
senso di confronto di concrete esperienze didattiche, anche tra discipline
diverse , al fine di costruire percorsi interdisciplinari effettivamente
praticabili.
·
Possibilità effettiva
di usufruire di periodi di sospensione dall’insegnamento da dedicare
all’aggiornamento, che andrebbero non solo consentiti, ma anche valorizzati
nella misura in cui consentano una ricaduta didattica nell’ambito dell’istituto
(innovazione didattico – metodologica ).
Forlì, 13 / 2 / 2004
COORDINAMENTO
FORLIVESE DEI DOCENTI DELLA SCUOLA STATALE
Al Responsabile per la Scuola del ………………
Il nostro Coordinamento
chiede la vostra disponibilità per un incontro
sulle tematiche scolastiche contenute
nell’allegato documento ( “Note per
una scuola ben fatta” ), anche
in vista della costruzione del programma per
le prossime scadenze elettorali.A
tale scopo, analoga richiesta è stata da noi
inoltrata agli altri partiti del
centro – sinistra.
Vi chiediamo di contattarci
all’indirizzo elettronico sotto indicato per
accordarci su data e orario.
Cordialmente
COORDINAMENTO FORLIVESE
DEI
DOCENTI DELLA SCUOLA STATALE
Forlì, 16 / 2 / 2004
coordinamentofo@libero.it